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Risk Management e prevenzione Approfondimenti
Published on 15 Febbraio 2024 Modificato il 23 Febbraio 2024
Contributors
  • il team Relyens
Time to read: 4 minutes

Baby case, l’importanza della gestione del rischio nei sinistri da parto

Nel contesto sanitario italiano, affrontare la gestione del rischio associato ai sinistri da parto, noti anche come “baby case”, rappresenta una delle sfide più complesse e delicate nell’ambito dell’assistenza del percorso nascita e nello specifico dell’assistenza al parto.
Tali eventi hanno effetti particolarmente impattanti sulle famiglie coinvolte sia per la componente emotiva e psicologica sia per le cure e l’assistenza necessari per la gestione della mamma e del bambino. Tali esiti pongono in evidenza importanti questioni relative alla gestione del rischio nei dipartimenti di ginecologia ed ostetricia e la necessità di adeguare periodicamente strategie efficaci per la sicurezza della mamma e del neonato.

In tal senso il Ministero della Salute, con la Costituzione del Comitato Percorso Nascita Nazionale nel 2011, definisce le linee di indirizzo e la rete integrata dei livelli di assistenza materno/neonatale ospedaliera e territoriale e orienta l’adozione di specifiche azioni di monitoraggio dei requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi e operativi volti a garantire la sicurezza dei Punti Nascita.

La complessità e la gravità dei sinistri da parto richiedono un approccio sistemico e integrato alla gestione degli specifici rischi insiti in tale processo assistenziale al fine di perseguire gli obiettivi di sicurezza e qualità dell’assistenza in una fase particolarmente delicata della donna e delle famiglie.

La manifestazione di eventi avversi da parto e della donna in gravidanza impatta in modo significativo su tutta l’organizzazione aziendale e in particolar modo sugli operatori coinvolti che spesso si trovano ad affrontare frustrazione, paura e sensi di colpa. La complessità di tali eventi sottolinea pertanto l’esigenza di prioritizzare l’adozione di programmi e protocolli operativi in linea con le disposizioni e raccomandazioni ministeriale e promuovere l’adozione di buone pratiche clinico assistenziale anche incentivando e sostenendo la formazione continua dei professionisti sanitari.

La sfida della gestione del rischio nell’ambito dei baby case

La natura stessa dei sinistri da parto comporta la necessità di gestire prontamente il rischio nei contesti di ginecologia e ostetricia. Ogni evento avverso in questi ambiti, infatti, non incide solo sulla salute fisica e psicologica dei neonati e delle madri ma solleva anche questioni complesse riguardanti la prevenzione e la risposta clinica. Le strategie di gestione del rischio devono quindi essere progettate per affrontare specificamente la grande variabilità e mutevolezza degli eventi del periodo perinatale a garanzia dell’erogazione pratiche assistenziali aggiornate e allineate alle migliori e recenti evidenze scientifiche anche attraverso il contributo delle società scientifiche di riferimento come l’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI).

L’implementazione di strategie di risk management efficaci richiede un impegno costante verso l’innovazione e l’adeguamento dei processi di assistenza. Ciò include la mappatura dei rischi, l’analisi proattiva delle fasi di processo, l’identificazione dei fattori di rischio a carico della mamma e del nascituro attraverso il monitoraggio continuo in tutte le fasi della gravidanza e sino al momento del parto, e l’implementazione di protocolli operativi mirati per la gestione delle emergenze ostetriche.
In tale ottica assume rilevanza l’adozione di specifici piani di formazione e retraining del personale medico ed assistenziale, volti a migliorare la comunicazione interna e a ottimizzare e garantire la gestione delle emergenze. La cultura all’ascolto attivo della donna, della comunicazione efficace, la formazione specifica alla gestione delle emergenze anche attraverso la simulazione e una rete organizzativa aziendale strutturata e pianificata in aderenza alle raccomandazioni e linee di indirizzo ministeriali [Raccomandazione per la prevenzione della morte o disabilità permanente in neonato sano di peso >2500 grammi non correlata a malattia congenita- Morte o grave danno conseguenti ad un malfunzionamento del sistema di trasporto intraospedaliero ed extraospedaliero – Linee di indirizzo sull’organizzazione del sistema di trasporto materno assistito (Stam) e del sistema in emergenza del neonato (Sten)], e linee guida di riferimento, sono i pilastri centrali per una gestione del rischio efficace.

Attraverso la pianificazione ed il coinvolgimento di tutti gli stakeholder è possibile prevenire l’accadimento di eventi avversi particolarmente gravi e ridurre in maniera significativa la probabilità di errori che impattano sui professionisti sanitari attraverso la capacità di identificare precocemente i segnali di potenziali complicanze e adeguare tempestivamente l’approccio assistenziale.

Verso un modello integrato di gestione del rischio in ostetricia

Un approccio integrato alla gestione del rischio, che coinvolga tutti i livelli dell’organizzazione sanitaria, dagli organismi delle funzioni di direzione aziendale alle équipe clinico/assistenziali, è essenziale per affrontare compiutamente le sfide degli eventi avversi da parto e dei costi relativi alle richieste di risarcimento associate. Questo modello richiede un’analisi e una revisione periodica dei processi, la segnalazione sistematica degli eventi avversi la discussione e approfondimento di casi particolarmente significativi attraverso attività di audit, il monitoraggio degli indicatori volti a misurare l’efficacia degli snodi assistenziali prioritari, assicurando così un miglioramento continuo della qualità dell’assistenza e della sicurezza dei pazienti.

La gestione dei sinistri da parto nel contesto sanitario italiano richiede un impegno concreto e trasversale verso lo sviluppo e l’implementazione di strategie di risk management ben definite. Affrontare efficacemente questa sfida consente di proiettare la vision verso la sicurezza e il benessere dei neonati e delle loro famiglie, e di rafforzare anche la resilienza degli operatori sanitari all’impatto di potenziali eventi avversi a maggior beneficio per i processi di miglioramento nell’ottica di garantire qualità delle cure nell’assistenza al parto. L’adozione di un approccio integrato alla gestione del rischio qual è quello di Relyens è il primo passo per navigare la complessità di questi eventi avversi, garantendo che ogni nascita sia gestita con la massima cura e attenzione.

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