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Risk Management e prevenzione Approfondimenti Il parere dell'esperto
Published on 23 Maggio 2024 Modificato il 23 Maggio 2024
Contributors
  • il team Relyens
Time to read: 4 minutes

JRP e Relyens: strategie integrate di Risk management per la sicurezza delle cure

Tra le caratteristiche principali che immaginiamo all’interno dell’ospedale del futuro risulta sempre più centrale la strutturazione del sistema di gestione dei rischi, componente essenziale per garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori, la qualità delle cure e la sostenibilità del sistema. Insieme a Francesca Montesi Righetti, Risk manager di Relyens in Italia, abbiamo approfondito l’importanza della mappatura proattiva dei rischi effettivi e potenziali, anche in fase di progettazione (o ri-progettazione) degli spazi di cura.

Il progetto JRP e l’apporto di Relyens

“Il progetto JRP (Joint Research Partnership) arrivato oggi alla sua terza annualità, ha come obiettivo la delineazione dei criteri per la realizzazione dell’ospedale del futuro – Next Generation Hospital – spiega Montesi Righetti. “Nell’ambito del progetto, i referenti di importanti attori coinvolti nella progettazione ospedaliera, come ad esempio società di ingegneria e architettura, costruttori, produttori di tecnologie innovative, siedono allo stesso tavolo con l’obiettivo comune di definire i criteri di indirizzo per la progettazione di strutture sanitarie sicure, tecnologicamente avanzate e sostenibili.

In questo contesto si è inserito il supporto di Relyens. “La partecipazione al progetto ci ha dato l’opportunità di portare all’attenzione di importanti stakeholder del settore sanitario la nostra visione di risk management a 360°. spiega Montesi. “In particolare, abbiamo condiviso l’idea che, fin dalla progettazione degli spazi di cura, sia necessario applicare specifiche metodologie di mappatura proattiva dei rischi, per acquisire importanti informazioni, utili per l’ottimizzazione dei processi sottesi all’erogazione delle prestazioni.

Questo ci consentirà di elaborare, e applicare, specifici criteri orientati a ripensare i percorsi, in termini di collocazione e relazioni funzionali, orientare gli investimenti sugli asset tecnologici e prevenire specifici rischi, come ad esempio quello infettivo” aggiunge Montesi.

Un approccio alla gestione dei rischi trasversale a diverse tematiche, in cui Relyens ha portato il proprio know-how in un contesto prestigioso qual è il Politecnico di Milano.
“Questo progetto si svilupperà ancora durante il corso del 2024 e del 2025, con la messa a terra dei criteri identificati durante i primi due anni di attività” dice ancora Montesi. Le linee di indirizzo sono state raccolte in un report e disseminate presso i principali stakeholder, e saranno condivise durante il prossimo evento plenario nel mese di luglio.

La realtà italiana tra stato dell’arte dei nosocomi e Risk management

Immaginando le linee di indirizzo per la progettazione dell’ospedale del futuro, è inevitabile considerare la realtà delle strutture ospedaliere già esistenti nel contesto sanitario italiano. Come sottolinea Montesi: “La maggioranza delle strutture sanitarie con le quali ci troviamo a collaborare è stata edificata in tempi non recenti, e sebbene faccia parte del nostro patrimonio storico-architettonico, spesso presenta inefficienze dovute anche alle caratteristiche fisiche, logistiche e funzionali degli spazi di cura. I criteri identificati nell’ambito del JRP sono dunque pensati per essere estesi anche alle strutture esistenti, contribuendo, dove possibile, all’ottimizzazione degli spazi e dei percorsi e fornendo un modello flessibile e adattabile alle diverse realtà. È essenziale che, parallelamente, anche il nostro approccio al Risk management sia sufficientemente versatile da applicarsi all’ottimizzazione delle strutture esistenti”.

Sostenibilità in ambito sanitario, il futuro degli ospedali è (anche) nel Risk management

L’ottimizzazione dei processi all’interno delle strutture sanitarie porta con sé importanti risvolti sulla sostenibilità del settore. Montesi porta un esempio concreto: “nell’applicazione pratica dei criteri di indirizzo elaborati durante il corso del progetto, siamo stati sollecitati riguardo specifiche esigenze di collaborazione da parte di alcuni partner istituzionali del JRP. Uno tra questi, in particolare, ha espresso la necessità di un nostro supporto nella mappatura dei rischi per il percorso di prenotazione e accettazione, recentemente ricollocato rispetto all’organizzazione precedente.

Montesi prosegue illustrando le sfide incontrate. “Le caratteristiche di un ospedale storico, situato in centro città, rappresentano un buon esempio di applicazione dei criteri di indirizzo agli spazi esistenti. Qui, l’applicazione di un approccio guidato, sistematico e proattivo alla mappatura dei processi e dei rischi sottesi, fornisce una solida base per applicare misure di miglioramento, finalizzate all’ottimizzazione delle attività e alla sicurezza degli utenti e degli operatori.

La collaborazione ha avuto dunque l’obiettivo di esaminare l’ottimizzazione del processo da diversi punti di vista: gli elementi emersi dalla mappatura dei rischi, effettuata da Relyens, e le analisi svolte dagli altri partner del JRP, sulle tecnologie e la progettazione fisica degli spazi, ci hanno infatti permesso di identificare e proporre le azioni di miglioramento più opportune e adeguate.

La misurazione dell’impatto e dell’efficacia di tali azioni renderà possibile considerarne gli effetti sulla sicurezza degli utenti e degli operatori, sul corretto e ottimale svolgimento delle prestazioni di cura e, di conseguenza, sui costi ad esse associati.

“Il valore aggiunto di questo progetto risiede in primis nella condivisione con gli altri fondamentali attori che intervengono nella progettazione degli spazi di cura, rappresentando un dibattito unico nel suo genere, dall’altro nella possibilità di applicare metodologie specifiche che coinvolgono gli operatori sanitari e il management delle strutture, nella gestione responsabile dei rischi, con l’obiettivo finale di migliorare la sicurezza dei percorsi, la qualità delle cure e la sostenibilità del sistema.

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