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Assicurazione e gestione del sinistro Il parere dell'esperto
Published on 22 Dicembre 2025 Modificato il 22 Dicembre 2025
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La transazione in sanità è sicura per il manager pubblico: intervista a Vito Tenore

“Se ben motivata è insindacabile” spiega Vito Tenore, Presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei conti in Lombardia nell’evento organizzato da Relyens a Welfair, fiera del fare Sanità.

Il manager pubblico che firmi una transazione stragiudiziale a seguito di una richiesta di risarcimento in sanità non corre rischi davanti alla Corte dei conti se le motivazioni della transazione sono solide, ben argomentate e fondate su un’istruttoria dettagliata e perizie autorevoli.

È quanto emerso dal recente incontro con il Presidente di sezione giurisdizionale lombarda della Corte dei conti, Vito Tenore, intervistato dal medico legale Dott. Luca Vallega in presenza di una platea composta da direttori generali, dirigenti amministrativi, risk manager, legali e altri ruoli direttamente toccati da questo tema nel quadro delle loro attività professionali.

L’incontro ha costituito un’importante occasione di confronto tra gli interlocutori allo scopo di chiarire dubbi e questioni inerenti alla transazione, condividere buone prassi ed esperienze sul campo da parte delle strutture.

Perché una transazione ben argomentata è insindacabile dalla Corte dei conti

Sebbene stia progressivamente venendo meno, la paura della firma è ancora molto diffusa tra i manager pubblici che temono di dover rispondere di danno erariale davanti alla Corte dei conti se autorizzano una transazione prima del giudizio del Tribunale.

Questa paura, però, è infondata” ha spiegato il Magistrato. La spiegazione offerta dal Giudice è stata, prima di tutto, di ordine legale. La legge 20 del 14 gennaio 1994, all’art. 1, prevede il principio di insindacabilità nel merito delle scelte discrezionali. E l’archetipo delle scelte discrezionali è la transazione stragiudiziale. Inoltre, la normativa vigente espressamente prevede che, in caso di conciliazione, la responsabilità contabile sia limitata ai fatti e alle omissioni commessi con dolo o colpa grave.

Fatta questa importante premessa, l’incontro si è concentrato su cosa renda una transazione ben motivata e, quindi, sicura per il manager pubblico.

La risposta inequivocabile è stata: l’autorevolezza delle perizie. La Corte dei conti, ha spiegato Tenore, va a esaminare gli stessi documenti e pareri sui quali una pubblica amministrazione basa la sua scelta: il parere degli esperti, luminari, specialisti della materia.

Il messaggio rivolto alla platea è stato il seguente: il Direttore Generale che firma una transazione ben motivata può stare tranquillo. Se le perizie sono convincenti per il manager pubblico lo sono anche per i Magistrati della Corte.

Anzi, ha ribadito Tenore: in caso di evidente responsabilità, è il ritardare la transazione che può configurarsi con più probabilità come danno erariale.

I vantaggi – “erariali” e non solo – della transazione

Diversi interventi in sala da parte di manager pubblici hanno confermato il cambio di cultura e visione che sta lentamente prendendo piede.

I costi di un procedimento giudiziario, infatti, sono molto più alti di quelli offerti dalla conciliazione, sia perché, usualmente, il risarcimento assegnato da un Tribunale è superiore a quello concordato in transazione, sia perché, ai costi del risarcimento stesso, vanno aggiunti quelli dei professionisti che seguiranno la pratica e quelli psicologici e di immagine affrontati da personale e struttura.

Nei casi dove è scontato o facile da predire, grazie all’istruttoria effettuata dal Comitato di Valutazione Sinistri e, ove presente, dalla compagnia assicuratrice, che il giudizio del Tribunale vedrà soccombente l’amministrazione pubblica, la transazione – si è detto da più parti – è lo strumento nel quale vincono tutti. Vincono le strutture sanitarie e le compagnie risparmiano, i pazienti vengono risarciti in fretta, i sanitari evitano un procedimento di lungo corso, magistrati e Tribunali possono dedicarsi a giudizi più rilevanti.

La transazione come scelta di sostenibilità

“Se siamo in grado di fare percorsi scientifico-economici ben strutturati, solidi, che siano in grado di rispondere anche a un controllo della Corte dei conti è giusto farlo – ha commentato Adriana Modaudo, Direttrice esecutiva di Relyens in Italia che ha organizzato l’incontro a Fiera di Roma – perché la prassi e la cultura della transazione liberano risorse, sostengono il sistema, aumentano la fiducia di operatori e cittadini nel nostro servizio sanitario. È questa la direzione nella quale, da oltre dieci anni e quotidianamente, il gruppo Relyens affianca i propri soci-assicurati.

Visto il successo di questo primo incontro e l’interesse di Relyens a diffondere la cultura della transazione come strumento strategico per la sostenibilità del sistema sanitario, ci impegneremo anche nel 2026 a organizzare nuovi appuntamenti per favorire occasioni di confronto tra la Corte dei conti e i manager pubblici”.

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